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C'è un topic un pò datato che parla di un argomento simile ma è di sola lettura, quindi ripropongo l'argomento.
Allontanare le persone negative o rimanere e "mangiarsi il fegato"?
Ho sempre pensato che se intorno abbiamo determinate persone significa che lo abbiamo programmato noi, in base al nostro karma o lezioni da imparate.
Ma ci sono tanti insegnamenti sul piano spirituale che consigliano di allontanare le persone negative, anche se fanno parte della nostra vita da sempre. Perché così si può trovare la pace interiore e lavorare meglio su noi stessi, non avendo più quell'aura negativa che ci oscura.
Quindi quale sarebbe la scelta saggia da fare?
Se li allontani è come se ti rifiutassi di seguire ciò che ti sei prefissato, ovvero la lezione da imparare con quelle determinate persone. Ma anche sfuggire a situazioni frustranti che potrebbero causare stress ansia e paura, che non farebbero bene a chi cerca la pace interiore.
Invece se continui a subire sai che puoi imparare tanto da questa lezione di vita, ma fisicamente e psicologicamente ti uccide, e ti chiedi se ne vale veramente la pena di sopportare, perdonare e rivivere tutto da capo.
Ditemi la vostra, cosa ne pensate?
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Il Karma non lo puoi modificare, per il resto abbiamo il libero arbitrio, quindi possiamo scegliere chi frequentare o meno. Almeno credo sia così. . -
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Nel caso delle persone negative, magari la lezione da imparare è quella di volerci bene ed a rispettarci, e quindi allontanandoci, o rispondendo a tono a determinate persone, dimostriamo di volere bene a noi stessi, e quindi poi tenendo questo comportamento con tutte le persone che sono così, ciò non farà più capitare nella nostra vita le persone negative, o avranno un carattere diverso nei nostri confronti, perché gli dimostriamo che non ci facciamo mettere i piedi in testa… per cui una situazione con certe persone non deve rimanere stagnante, ma anzi darci la voglia di compiere un passo in avanti per fare sì che certe situazioni/persone cambino nei nostri confronti, per cui non una sorta di condanna che dobbiamo scontare, ed il voler allontanare le persone, come un’evasione dal carcere che ci porta quindi a rifiutare una lezione;
Se c’è una sorta di karma che abbiamo programmato, il modo per scioglierlo penso sia questo, anche se io penso che tutto avvenga più per una questione di vibrazione che attiriamo a seconda di ciò che dobbiamo imparare in un determinato momento piuttosto che un qualcosa di programmato agli “albori”, prima di incarnarci, appunto perché come ha detto Domy, avendo il libero arbitrio, le lezioni che dobbiamo imparare cambiano a seconda dei nostri comportamenti in vita, che scegliamo consapevolmente.
Ci tenevo a dare la mia opinione perché il dover accettare passivamente una situazione negativa, o una persona in questo caso, la vedo come un qualcosa di tossico che ci allontana dalla nostra evoluzione, portandoci a rischiare un crollo psicologico, che non fa bene al corpo e quindi neanche alla mente, di conseguenza nemmeno all’anima e quindi ancora meno all’evoluzione.
Alla fine pensandoci, se ci fermiamo a pensare cosa può insegnarci il dover subire passivamente una persona negativa, ci rendiamo conto che non facciamo altro che annullare sempre di più la nostra dignità, e quindi non può essere un qualcosa che ci porta insegnamento o evoluzione, se non ci rendiamo conto cosa una lezione ci ha fatto imparare, allora non ha nemmeno senso parlare di karma, siccome tutto avviene per farci capire cosa dobbiamo cambiare in noi stessi, per poi di conseguenza cambiare il mondo intorno a noi.. -
.Ci tenevo a dare la mia opinione perché il dover accettare passivamente una situazione negativa, o una persona in questo caso, la vedo come un qualcosa di tossico che ci allontana dalla nostra evoluzione, portandoci a rischiare un crollo psicologico, che non fa bene al corpo e quindi neanche alla mente, di conseguenza nemmeno all’anima e quindi ancora meno all’evoluzione.
Alla fine pensandoci, se ci fermiamo a pensare cosa può insegnarci il dover subire passivamente una persona negativa, ci rendiamo conto che non facciamo altro che annullare sempre di più la nostra dignità, e quindi non può essere un qualcosa che ci porta insegnamento o evoluzione, se non ci rendiamo conto cosa una lezione ci ha fatto imparare, allora non ha nemmeno senso parlare di karma, siccome tutto avviene per farci capire cosa dobbiamo cambiare in noi stessi, per poi di conseguenza cambiare il mondo intorno a noi.
Mi avete fatto ragionare entrambi, e sono d'accordo con i vostri punti di vista. Perché se una persona/situazione è prevista dal karma, puoi evitarla quanto vuoi ma ti si ripresenterà in altri contesti.
Drippy mi hanno fatto pensare le tue parole, è vero che le situazioni tossiche uccidono noi e la nostra dignità, ma se è previsto appunto dal karma, una lezione che devono imparare entrambi le parti, come fai a sfuggirgli?
Non parlo di persone con vibrazioni simili, ma persone che fanno parte della stessa famiglia, come i genitori o un partner.
È più difficile dare un taglio netto come si farebbe con un conoscente che non ti sta simpatico.
E comunque dipende sempre da situazione e situazione, chiaramente.. -
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Mi fa piacere che ti abbia fatto pensare al ragionamento, nel mio piccolo cerco sempre di dare nuovi punti di vista alle persone che le possono aiutare a cambiare la loro vita in meglio;
Comunque, nel caso di un partner, penso che la soluzione più ovvia sia interrompere la relazione, se proprio vediamo che ha dei comportamenti tossici ed ingiusti nei nostri confronti, alla fine vale appunto il discorso di allontanarci dalle persone negative anche qui
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Nel caso dei genitori, a differenza di persone conosciute durante la nostra esistenza, li abbiamo avuti fin da subito nella nostra vita, ma alla fine non cambia la lezione… in una vita passata magari abbiamo creato un nodo legato al rispetto verso noi stessi, alla fine il karma si crea e ce lo portiamo dietro di vita in vita, non importa se abbiamo creato un determinato nodo in una vita precedente o in questa, dura fino a quando non impariamo una lezione… e quindi nasciamo subito con dei genitori che ci devono far lavorare su questo aspetto, se ci portiamo dietro questo tipo di karma già da vite precedenti.
Alla fine Dio, o qualcosa comunque di più superiore a noi, ci mette le persone giuste per imparare qualcosa, indipendentemente se sono genitori o persone conosciute dopo, poi ovviamente, nel caso di questa situazione con questi ultimi, il discorso è più delicato siccome so che non è facile allontanarsi dai genitori come se fossero estranei, anche se ovviamente prima si dovrebbe provare a parlarci e cercare di renderli più empatici nei nostri confronti, impiegando anche diversi tentativi, e se poi proprio non ci si riesce, e non cambiano le cose, allora è meglio prendere le distanze… nessuno, compresi i genitori, devono permettersi di rovinare la nostra armonia interiore, per cui secondo me il discorso è lo stesso… non importa che ruolo ha una persona nei nostri confronti, se sono amici, colleghi, partner o genitori, ma l’ importante è focalizzarci su cosa quella persona ci sta insegnando inconsapevolmente.. -
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Però allontanandoli, non vai ad evitare il karma? io questo non capisco, se sono stati scelti per farti penare un motivo c'è, magari solo per imparare ad avere molta pazienza oppure ad imparare a perdonare, o anche perché nelle vite precedenti tu stesso sei stato come loro, quindi servono per la crescita interiore, sicuramente non fatta di pace e tranquillità ma molto più dura per farti aprire gli occhi e sbatterci più e più volte. . -
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A mio parere non eviti il karma, perché allontanandoli, o facendoci un ragionamento, fai un gesto di affetto nei tuoi confronti, eliminando dalla tua vita chi ti fa stare male, o facendo capire all’altro che deve rispettarti, e così facendo tieni nella tua vita solo chi contribuisce alla tua crescita interiore;
Ovviamente è giusto perdonare e può essere anche quella una lezione, però perdonare non vuol dire continuare a subire una situazione che ci fa soffrire, perdoni ma prosegui per la tua strada.
Anche nel caso in cui tu stesso sei stato come loro in una vita passata, ciò non ci è dato saperlo, ed anche se fosse ormai il latte è versato, e fare il ragionamento del pensare “forse me lo merito”, non è utile per il nostro benessere psico-fisico, bensì lo è concentrarsi su stessi e capire cosa un evento può insegnarci e farci migliorare e crescere spiritualmente, più che sulla causa scatenante di un nodo karmico e dove ha avuto origine… siccome non lo possiamo sapere e ci perderemmo solo delle energie
Poi comunque se siamo stati negativi con gli altri in una vita precedente, magari in questa la viviamo nei panni di quello che ha subito le negatività per capire cosa vuol dire subirle, ma per trovare anche il modo di allontanarle ed arrivare alla lezione che dobbiamo amare noi stessi…. Poi alla fine anche chi avremmo trattato male in una scorsa incarnazione, a questo punto a sua volta potrebbe aver trattato male qualcuno in una sua vita precedente, per cui è un ciclo continuo di cui non possiamo avere risposte… motivo in più per concentrarsi su noi stessi ed agire per allontanare le persone negative.
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Questo corpo non è una casa, ma una locanda. E questo solo per un breve periodo. - Seneca
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Nel caso delle persone negative, magari la lezione da imparare è quella di volerci bene ed a rispettarci, e quindi allontanandoci, o rispondendo a tono a determinate persone, dimostriamo di volere bene a noi stessi, e quindi poi tenendo questo comportamento con tutte le persone che sono così, ciò non farà più capitare nella nostra vita le persone negative, o avranno un carattere diverso nei nostri confronti, perché gli dimostriamo che non ci facciamo mettere i piedi in testa… per cui una situazione con certe persone non deve rimanere stagnante, ma anzi darci la voglia di compiere un passo in avanti per fare sì che certe situazioni/persone cambino nei nostri confronti, per cui non una sorta di condanna che dobbiamo scontare, ed il voler allontanare le persone, come un’evasione dal carcere che ci porta quindi a rifiutare una lezione;
Lezione che mi sta proprio capitando, cade a fagiolo, come si suol dire ed anche io sono arrivata a darmi questa risposta.. -
.A mio parere non eviti il karma, perché allontanandoli, o facendoci un ragionamento, fai un gesto di affetto nei tuoi confronti, eliminando dalla tua vita chi ti fa stare male, o facendo capire all’altro che deve rispettarti, e così facendo tieni nella tua vita solo chi contribuisce alla tua crescita interiore;
Ovviamente è giusto perdonare e può essere anche quella una lezione, però perdonare non vuol dire continuare a subire una situazione che ci fa soffrire, perdoni ma prosegui per la tua strada.
Anche nel caso in cui tu stesso sei stato come loro in una vita passata, ciò non ci è dato saperlo, ed anche se fosse ormai il latte è versato, e fare il ragionamento del pensare “forse me lo merito”, non è utile per il nostro benessere psico-fisico, bensì lo è concentrarsi su stessi e capire cosa un evento può insegnarci e farci migliorare e crescere spiritualmente, più che sulla causa scatenante di un nodo karmico e dove ha avuto origine… siccome non lo possiamo sapere e ci perderemmo solo delle energie
Poi comunque se siamo stati negativi con gli altri in una vita precedente, magari in questa la viviamo nei panni di quello che ha subito le negatività per capire cosa vuol dire subirle, ma per trovare anche il modo di allontanarle ed arrivare alla lezione che dobbiamo amare noi stessi…. Poi alla fine anche chi avremmo trattato male in una scorsa incarnazione, a questo punto a sua volta potrebbe aver trattato male qualcuno in una sua vita precedente, per cui è un ciclo continuo di cui non possiamo avere risposte… motivo in più per concentrarsi su noi stessi ed agire per allontanare le persone negative.
Non potevi darmi una risposta più chiara di così!!
In poche parole a tollerare sempre non porta benefici a noi stessi.
Io però cerco di "studiare" o capire quel tipo di persone, per aiutarle a migliorarsi, ma non essendo una santa😅 non tutto mi scivola addosso e spesso sto male psicologicamente, ma in certi situazioni non posso nemmeno "abbandonarli" a loro stessi... oppure dovrei fare un passo indietro per far sì che siano loro stessi a vedere ciò che non va.. -
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Io però cerco di "studiare" o capire quel tipo di persone, per aiutarle a migliorarsi, ma non essendo una santa😅 non tutto mi scivola addosso e spesso sto male psicologicamente, ma in certi situazioni non posso nemmeno "abbandonarli" a loro stessi... oppure dovrei fare un passo indietro per far sì che siano loro stessi a vedere ciò che non va.
Loro devono fare niente di più e niente di meno dello stesso sforzo che facciamo noi. Tu ti scusi, io posso perdonarti e farti capire dove hai sbagliato, oppure capiamo insieme dove abbiamo sbagliato entrambi, dopo non significa che dobbiamo passare la vita insieme. L'incontro in un percorso può anche terminare perchè, nonostante tutto, non viviamo più sullo stesso piano.
Aggiungo che anche io ero esattamente come te, posso darti un consiglio? Ostruisce parecchio il tuo cammino, lascia che facciano il loro. Chi vuole, quando è pronto, è libero di progredire. Questo vale per tutti, per te, per me e per gli altri. Per ognuno di noi.
Amare se stessi è più impegnativo del fuggire da noi e concentrarsi sugli altri. Ci vuole equilibrio, non è sano se c'è uno squilibrio e non è sano se lo squilibrio è dal tuo lato.. -
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Loro devono fare niente di più e niente di meno dello stesso sforzo che facciamo noi. Tu ti scusi, io posso perdonarti e farti capire dove hai sbagliato, oppure capiamo insieme dove abbiamo sbagliato entrambi, dopo non significa che dobbiamo passare la vita insieme. L'incontro in un percorso può anche terminare perchè, nonostante tutto, non viviamo più sullo stesso piano.
Aggiungo che anche io ero esattamente come te, posso darti un consiglio? Ostruisce parecchio il tuo cammino, lascia che facciano il loro. Chi vuole, quando è pronto, è libero di progredire. Questo vale per tutti, per te, per me e per gli altri. Per ognuno di noi.
Amare se stessi è più impegnativo del fuggire da noi e concentrarsi sugli altri. Ci vuole equilibrio, non è sano se c'è uno squilibrio e non è sano se lo squilibrio è dal tuo lato.
[/QUOTE]
Sono parole che mi colpiscono perché in fondo quella vocina si fa sentire, ma pensavo di sbagliare, ho sempre pensato che abbandonare o allontanare persone fosse una cosa egoista, invece di aiutarle ad uscirne fuori, scappi.
Però tutti questi pensieri da voi scritti mi stanno aprendo mooolto gli occhi, e credo che serve anche ad una mia maturazione, perché se dovessi allontanare alcune persone ora avrei dei sensi di colpa, mentre se nel tempo questi pensieri diventano una consapevolezza sicuramente lo farò con più maturità.. -
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Fallo quando ti senti pronta e lo ritieni opportuno, fai solo attenzione a non farti trascinare dalle "abitudini".
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.Fallo quando ti senti pronta e lo ritieni opportuno, fai solo attenzione a non farti trascinare dalle "abitudini".
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Loro devono fare niente di più e niente di meno dello stesso sforzo che facciamo noi. Tu ti scusi, io posso perdonarti e farti capire dove hai sbagliato, oppure capiamo insieme dove abbiamo sbagliato entrambi, dopo non significa che dobbiamo passare la vita insieme. L'incontro in un percorso può anche terminare perchè, nonostante tutto, non viviamo più sullo stesso piano.
Aggiungo che anche io ero esattamente come te, posso darti un consiglio? Ostruisce parecchio il tuo cammino, lascia che facciano il loro. Chi vuole, quando è pronto, è libero di progredire. Questo vale per tutti, per te, per me e per gli altri. Per ognuno di noi.
Amare se stessi è più impegnativo del fuggire da noi e concentrarsi sugli altri. Ci vuole equilibrio, non è sano se c'è uno squilibrio e non è sano se lo squilibrio è dal tuo lato.
Sono parole che mi colpiscono perché in fondo quella vocina si fa sentire, ma pensavo di sbagliare, ho sempre pensato che abbandonare o allontanare persone fosse una cosa egoista, invece di aiutarle ad uscirne fuori, scappi.
Però tutti questi pensieri da voi scritti mi stanno aprendo mooolto gli occhi, e credo che serve anche ad una mia maturazione, perché se dovessi allontanare alcune persone ora avrei dei sensi di colpa, mentre se nel tempo questi pensieri diventano una consapevolezza sicuramente lo farò con più maturità.
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Anche a me a volte può capitare di sentirmi in colpa quando magari sento di non essere stato il massimo con qualcuno, quando in realtà quella persona si meritava esattamente il trattamento che le ho riservato…. Ma spesso dovremmo un attimo fermarci e pensare al fatto che per cercare di rispettare gli altri e non deludere le loro aspettative, finiamo per non rispettare noi stessi… allora in quel caso, noi andiamo messi al primo posto, non gli altri, non dovremmo mai mancare di rispetto a noi stessi per fare un favore agli altri o accontentarli.. -
.CITAZIONE
Anche a me a volte può capitare di sentirmi in colpa quando magari sento di non essere stato il massimo con qualcuno, quando in realtà quella persona si meritava esattamente il trattamento che le ho riservato…. Ma spesso dovremmo un attimo fermarci e pensare al fatto che per cercare di rispettare gli altri e non deludere le loro aspettative, finiamo per non rispettare noi stessi… allora in quel caso, noi andiamo messi al primo posto, non gli altri, non dovremmo mai mancare di rispetto a noi stessi per fare un favore agli altri o accontentarli.
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Ben detto Drippy!!
È un amore che dovremo imparare a dare a noi stessi.
Fino a poco tempo fa io ero quella che non diceva mai di no agli altri, ma sempre grazie al forum e il gruppo di supporto ché diventato, pian piano ne sto uscendo fuori e sto imparando a filtrare le richieste d'aiuto.
Con il tempo si cresce..
Persone negative: allontanarle oppure sopportarle? |
