-
Novilunio.
User deleted
Eccomi a raccontarvi il mio percorso, un po' travagliato, frammentario, non sempre "pulito".
Lo farò in vari post per non fare un robo troppo lungo, non essendo più giovincella e avendo negli anni molto cercato e anche sbagliato.
Sono partita da credente e praticante cattolica, ma mi sono poi allontanata dalla Chiesa quando, davanti ai miei dubbi e domande, mi è stato freddamente risposto dai sacerdoti coi dogmi, e mi sono ritrovata sola e confusa.
Ne è seguito un allontanamento dalla Chiesa e dalla spiritualità, sfociato per reazione in un periodo molto triste di ateismo.
In questo periodo, spinta dal mio ex marito, ho preso il primo livello di reiki.
Non ho mai vissuto reiki come un percorso di crescita spirituale, solo come un qualcosa con cui poter fare del bene... E, ahimè, sentirmi speciale. Questa è la mia grande ombra.
Il mio reiki, pur praticato in modo discontinuo, funzionava, ma ricordo che ad alcune persone dava fastidio.
Una di queste era mia figlia, che non voleva che la toccassi con reiki. Una volta che glielo diedi per farle passare mal di testa, le passò ma prima vomitò...
Di reiki non ho sentito dire nulla di buono dalle due persone che mi hanno guidato in tempi diversi nel mio percorso, e sono anni che non lo pratico. Non mi manca.
Per ora mi fermo qui.
. -
.
Bello seguire anche il tuo percorso, grazie 
Anche il mio ego ogni tanto fa "toc toc" con questa cosa del sentirsi speciale, io ci faccio moltissima ironia sopra, anche grazie al fatto che la mia infanzia/adolescenza mi ha segnata al contrario, quindi é più facile per me distaccarmi.
Ma tu ne hai consapevolezza e questo é ottimo per quello che riguarda le ombre!
. -
Novilunio.
User deleted
Essì... E ce n'è voluto perché me ne accorgessi, sono di coccio!! 
. -
.
Che bello leggere anche di te! Ti seguirò tantissimo!
Eh... mi sa che pure per me è un'ombra questa. Mai portata completamente a galla per varie ragioni, ma in fondo in fondo, chi non lo pensa di sé?
Basta comprendere che è sia vero che falso, perché in ognuno di noi c'è qualcosa di speciale che è diverso, ma a volte anche simile, da quello che rendono speciali gli altri.
. -
.
Il Reiki non mi ha mai ispirato grande simpatia, non gli do' quindi considerazione. Il processo di allontanamento dalla Chiesa succede a molti quando non hanno risposte adeguate, e ragionano col proprio cervello....e questo e' un punto a favore,peccato che poi spesso comporta ateismo,ma poi se c'e' spiritualita' nella persona, questa si incanala meglio e diversamente. . -
Novilunio.
User deleted
Riapro.
Per me, la svolta è stata una decina di anni fa, quando sono stata portata da un'amica a fare meditazione con un gruppo in un momento in cui avevo perso me stessa. Ho praticato quotidianamente per due anni.
Devo molto a questo percorso: innanzitutto ho ritrovato Dio alla Porziuncola, durante un residenziale in Umbria che ancora porto nel cuore; e poi ho fatto un gran lavoro introspettivo su me stessa.
Poi ci sono altri aspetti.
Il gruppo era guidato da una persona che comunicava con spiriti guida, anime dei trapassati, esseri di luce; era oggetto di grande rispetto da parte del gruppo, e anche di più: tutti si consigliavano con lei e le sue guide, per questioni spirituali e non, a pagamento; in alcuni casi sino alla dipendenza.
Col gruppo si meditava una volta al mese; le meditazioni erano guidate, a volte ci veniva richiesto di visualizzare di avere vicino il nostro Angelo custode.
La guida del gruppo non voleva che leggessimo, per evitare di mettere "troppa mente" nel nostro lavoro. Al tempo stesso, centellinava gli insegnamenti. Io ero digiuna di questi argomenti e ne ero affascinata. La mia fantasia galoppava.
Nel gruppo, benché tutte le persone fossero gentili e amorevoli, esisteva una tacita gerarchia a seconda del grado di evoluzione spirituale: i gradi più alti si sedevano vicino alla guida a tavola, prendevano i posti vicino a lei durante la pratica, è così via.
Nel gruppo, quasi tutti i componenti avevano sviluppato doni (o poteri?).
Per oggi mi fermo qui per non tediarvi.. -
Novilunio.
User deleted
Nello scrivere devo dire che provo un certo malessere. . -
.
Ciao Novilunio,
Ogni percorso è fatto di luci e di ombre. Noi stessi siamo luce e ombra.
Spesso quando nel nostro percorso scopriamo ciò, tendiamo a esaltare la parte di luce e reprimere quella di ombra. Ma l'ombra è tanto forte quanto la luce, perciò se viene repressa, negata, non accettata, prima o poi esplode in tutta la sua forza distruttrice, facendoci sprofondare in un lungo periodo di buio e autosabotando i nostri progressi, le nostre aspirazioni e relazioni.
Luce e ombra vanno accettate e comprese.
Un percorso spirituale non vuol dire solo prendere consapevolezza delle proprie capacità paranormali, ma è principalmente un viaggio alla scoperta, e alla accettazione, di tutte le parti che ci compongono. Perché siamo tutto, siamo luce e ombra, insieme.
Non vergognarti dei tuoi periodi bui né delle cose che ora, consapevolmente, ritieni "ingiuste" nel tuo percorso.
Tutto ciò che è stato, infatti, ha contribuito a renderti la persona che sei ora. E chi sei? Sei un essere che vuole consoscere se stesso e il mondo visibile e invisibile, un essere che vuole capire ed essere capito. Un essere che ci sta provando, che si sta impegnando, per crescere ed evolvere..
Secondo te, perché senti malessere?
. -
Novilunio.
User deleted
Ciao Pauty, questo "riesame" fa un po' male, mi prende fisicamente lo stomaco, nausea.
Vergogna? Sì, non lo nego. Ma c'è anche qualcos'altro e non saprei cosa.. -
.
Tutte le esperienze danno qualcosa,pero' l'importante e' non farsi abbindolare da santoni a pagamento,da sette di vario tipo, perché l'esperienza poi diventa amara e pesante. . -
.
Già, fa un po' male scandagliare il passato e le cose di cui non andiamo fieri. Ma appunto, il passato è terminato. L'unica cosa che bisogna trarre da esso è una lezione.
Pensa che quelle cose ti hanno insegnato molto, ti hanno insegnato che spesso la spiritualità è solo un cappotto dell'ego, e che le doti paranormali senza la consapevolezza e la volontà di usarle per il bene non servono proprio a un bel niente.. Hai conosciuto un lato diverso della spiritualità, che ti ha aiutato a capire cosa vuoi da un certo percorso ma anche cosa non vuoi più.
Sono esperienze servono anche a questo, a farci cambiare direzione. Se non le avessi vissute, non lo avresti mai scoperto.. -
.
.............come dice Pauty,ad un certo punto e' importante,alla fine aver intuito la giusta direzione e cio' che si vuole. . -
Novilunio.
User deleted
Non avresti potuto dirlo meglio Pauty... Peraltro, l'esperienza del gruppo non mi è bastata: mi è bastata sì a capire che era meglio cambiare aria, ma questo specifico aspetto no, ho dovuto ancora darci di naso per capirlo. . -
.
A volte dobbiamo proprio toccare il fondo per darci la spinta a risalire. Succede!
Il punto non è non sbagliare. Il punto è far sì che non si ripeta più lo stesso errore, e trarne una consapevolezza, imparare qualcosa di nuovo su di noi e sul mondo che vogliamo attorno a noi... -
Novilunio.
User deleted
Nonostante ore e ore di meditazione, non c'era stata una gran maturazione spirituale.
Aggiungerei ore e ore di meditazione con protezione non adeguata, dopo aver letto qui. Con spiacevoli effetti collaterali. Ora ho capito anche questo.
Infatti ora sono molto cauta Pauty. Anche troppo..
Un percorso frammentario e non sempre "pulito" |
