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Ciao a tutti.
Non me ne intendo molto di religioni, ma da quel poco che sono riuscita a capire è che, in un modo o nell'altro, tutte le religioni e le varie vie esoteriche hanno come scopo quello del risveglio dell'essere umano ad uno stato di coscienza superiore che, una volta raggiunto, corrisponderà al Ritorno all' Uno (ossia alla nostra unione con Dio).
Pensavo che bene o male tutte le religioni, se attentamente studiate, avessero quest'unica meta in comune.
Beh mi sono sbagliata e ho anche sbagliato a mescolare tanti correnti diverse pensando che più o meno fosse la stessa cosa.
Ciò che mi ha lasciata abbastanza stupita è la differenza con cui alcune religioni e filosofie intendono il ritorno all'Uno!
Ci sono alcune, come il cristianesimo (intenso con la reincarnazione), il sufismo e l'alchimia che fanno lavorare sull'apertura del cuore, fanno lavorare su sè stessi, incarnazione dopo incarnazione. L'incarnazione è vista come qualcosa di positivo, utile per la propria crescita personale, quindi le incarnazioni sono evolutive e servono per tornare all'Uno con la propria coscienza di individui singoli, quindi attraverso queste vie si raggiunge l'Uno consapevoli di essere individui, con dei propri pensieri, con una propria impronta energetica (o personalità se vogliamo semplificare...).
Io seguo generalmente i principi del cristianesimo uniti a quelli dell'alchimia, che non sono tra le strade più semplici perchè presuppongono un grosso lavoro su sè stessi, ma nel mio caso sono le vie che ritengo più efficaci.
Dall'altra parte, invece, ci sono tradizioni come il buddhismo tibetano (e poi non so quali altre perchè sono venuta a conoscenza solo oggi di questa abissale differenza) che hanno come scopo principale quello di non incarnarsi più, ma non attraverso la conclusione di tutto il ciclo di incarnazioni necessario all'anima per la propra evoluzione. Al contrario, queste tradizioni cercano il ritorno all'Uno, saltando tutta una serie di incarnazioni e quindi presuppongono il ritorno all'Uno tramite l'annullamento della propria coscienza come individui. In pratica si ritorna a Dio, si vive in beatitudine ma è come non esistere più come individui, non si ha coscienza di sè stessi.
Sembra che entrambe le vie siano quindi praticabili.
Ultimamente si ha la tendenza a fare un grande minestrone, a mescolare tanti concetti diversi, va di moda (non nel nostro forum, ma in molte altre sedi ho notato di sì), dire che siamo tutti Uno, che tutto è perfetto, va di moda recitare mantra pensando che la sola recitazione di tali mantra o lo svolgimento di meditazioni senza un reale lavoro su sè stessi possa fare miracoli. Nell'ambiente che io chiamo New Age vanno di moda tutte queste cose. Io sono del parere che la recitazione di mantra, la meditazione, la visualizzazione, l'uso di cristalli e di strumenti vari siano tutti mezzi molto utili, ma allo stesso tempo devono essere usati con molta consapevolezza e soprattutto contemporaneamente al lavoro su di sè.
Per lavoro su di sè intendo l'autosservazione di sè stessi per capire cosa non va in noi, l'accettazione dei nostri lati oscuri e l'impegno per trasformarli in qualcosa di superiore. Solo dopo aver cominciato un lavoro su di sè e aver acquisito una certa coscienza di sè stessi è utile approcciarsi anche ad altri mezzi, altrimenti può diventare pericoloso.
Per esempio, sforzi ripetuti per aprire i chakra, per risvegliare Kundalini sono pericolosi, sono mezzi pericolosi se non si fa ciò che si fa!
Io quando ho capito che alcune filosofie orientali cercano l'ANNULLAMENTO nell'Uno mi sono un po' spaventata, perchè era una cosa che non avevo assolutamente capito!
Ho scritto questo post perchè ho notato che in molti gruppi su facebook va di moda dire "Siamo tutti amore, siamo tutti buoni, tutto è perfetto, visualizzazioni, meditazioni ecc... e poi?!? Poi si scannano a vicenda quando magari qualcuno dice qualcosa che non è in linea col pensiero di altri. Qui il lavoro su di sè, sul non giudizio, sull'apertura del cuore dov'è?!?
Voi cosa ne pensate?
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Ciao Acqua!
Non posso dire molto perchè non ho studiato nessuna religione o movimento new age..
Dico solo che se il problema è capire cosa succederà alla fine delle incarnazioni ... se la mia coscienza sarà accanto a Dio o fusa con Lui, io francamente il problema neppure me lo pongo.. Sarei ben contenta in entrambe i casi!! Sicuramente passeranno svariati eoni prima di ciò..Mi basta sapere di aver preso almeno la direzione giusta per tornare all'Uno il prima possibile...
Mi pare che Osho parlasse proprio di questo.. cioè di quando la goccia del mare si fonde nel mare , di quando ogni singola persona si fonde con l'Uno e ne diventa parte.
Ma è una questione che per ora non mi interessa perchè sono focalizzata su altro (tipo i prossimi 6 mesi qui sulla Terra
).
Poi che nei gruppi Fb si dica "amore e benedizione ovunque... namastè....siamo tutti fratelli, etc" e poi ci si dica le peggio cose, bhe.. Non è che succeda solo nei gruppi "new age", ma pure in quelli cattolici (e immagino anche quelli di altre religioni) e in tanti altri gruppi teoricamente fatti di menti aperte.. (ma assai poco propense al rispetto delle differenti opinioni).
Cioè.. non è una novità: sono in molti a predicare bene e razzolare male (al di là della loro fede) ! Anche io ogni tanto cado in errore su questa cosa... Spesso so di dare buoni consigli agli altri ma sono la prima a non fare quelle cose quando capitano a me!
Questo però è un atteggiamento che non ha a che fare con la religione (cristiana, buddista etc..) , secondo me dipende proprio dalla persona, dal carattere, dalla personalità.
Io conosco un ragazzo (un mio grande amico), che è ateo e non sopporta i preti o altre religioni.. di nessun tipo. Ma è una persona estremamente saggia, altruista , veramente un buon ragazzo sotto tanti punti di vista... Sicuramente molto meglio di certi religiosissimi fedeli fanatici che vomitano sentenze ogni tre per due verso tutte le voci fuori dal coro in quei gruppi tipo pace, amore&fratellanza... Ma fratellanza de chè? che basta niente per alzare un polverone!
Però io oggi ho la febbre.. non so se ho centrato molto l'argomento, forse no.. Quindi eventualmente scusa acqua ...
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Per me è fondamentale invece,perché se si segue una via ci si fonde senza neanche esistere più come individuo (la via tibetana), seguendo un' altra via (quella che seguono quasi tutti,quella che seguiamo anche noi qui nel forum),è la via del lavoro su di sé che ti porta a rimanere cosciente di te stesso anche alla fine del ciclo di incarnazioni. Secondo me la differenza è abissale.
Ho voluto sottolinearlo perché secondo me non è un concetto ben spiegato e una persona rischia di fare meditazioni su meditazioni,a caso,aprendo centri energetici che dovrebbero rimanere dove sono,per "annullarsi" e tornare all' Uno e arrivare a stati di coscienza superiori,senza neanche sapere ciò che sta facendo! Per questo ho voluto aprire questo topic.
Poi ovvio che anche io per ora mi occupo dei prossimi sei mesi della mia vita,però è giusto almeno porre in evidenza di fare attenzione a certe pratiche,che smuovono energie per cui magari non si è pronti...
Buona guarigione Red
P.s. per quanto riguarda l'aria che tira in certi ambienti "Cattolici" non mi esprimo,sono pienamente d'accordo con te.... -
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Uhm, lo scopo delle incarnazioni è evolvere ed acquisire sempre di più una propria individualità, io credo che non mi piacerà poi perdere la mia individualità(ma la mia anima non è la mia mente quindi non so cosa ne pensa la mia anima 
), ho dovuto soffrire tanto e vivere diverse vite per acquisire un'individualità e poi la perdo così! potevo restarmene in tutta tranquillità lassù con Dio allora! (non so se poi ho capito male! 
)
Sono d'accordo con voi per quando succedono cose simili. Io prima di essere capitata su questo forum, dato che non credevo molto in Dio e avevo paura che dopo la morte non ci fosse nulla, ho iniziato ad andare alla ricerca della verità su internet
e andavo spesso su yahoo answer per leggere le esperienze paranormali degli altri oppure cosa ne pensavano di Dio, e c'erano sempre persone che predicavano l'amore ma che poi non rispettavano il parere degli altri, ma questo non dipende dalla religione o dal credo personale ma dalla persona come ha detto red. A leggere tutti quei commenti pieni di negatività mi saliva sempre l'angoscia.. Per fortuna poi ho trovato questo forum e non ho avuto più bisogno di andare li! poi la verità bisogna cercarla dentro noi stessi, non al di fuori (anche se io ancora non so cercare le risposte dentro di me 
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Claudia tranquilla,la individualità non la perdi. Diciamo che è una possibilità su cui alcune filosofie si basano,ma da quello che ho capito è raro che si scelga quella strada...magari qualcuno più informato di noi ci saprà dire di più 
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Giustamente Gesu' disse a chi voleva scrutare nei disegni di Dio . ....." se non comprendete le cose della Terra come volete comprendere le cose del Cielo??".
E' nella natura umana intuire che l'evoluzione avvicinera' a Dio................................ma e' chiedere troppo,a mio avviso,volerne sapere tutti i minimi particolari............................ma qui interviene la Fede,nel rassicurarci che Dio ha fatto bene o Suoi disegni,e che la nostra evoluzione riserva risvolti positivi,qualunque essi siano nei loro particolari.
Circa l'individualita persa o conservata,basta riflettere che nessuno si e' mai risentito,per non essere piu',in qusta vita,il centurione di duemila anni fa,o il sacerdote egizio di teremila anni fa,o la castellana di cinquecento anni fa.......eppure noi siamo sempre qui.....vivendo la nostra individualita'.
Ecco perché la Fede fa si' che non ci debba porre,a mio avviso, alcun problema su come sara' nei particolari,la nostra evoluzione verso Dio.
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Berylune.
User deleted
Ho letto un po tutta la conversazione e fa riflettere molto...In linea di massima sono daccordo con te.Quello che penso è che esistano due nette differenze tra persone e persone,quelle che vedeno esteriormente l'ironia della situazione e anche quanto gli altri sbaglianoe continuano a sbagliare.E coloro che vedono questo e lo vedono anche in se stessi,con la consapevolezza di voler migliorare ed evolvere.I primi vedranno sempre l errore negli altri e li giudicheranno,i secondo vedranno l errore negli altri e lo cercheranno in se stessi giudicando l' atteggiamento e non la persona e cercheranno di modificarlo in sè o se non fa parte di loro di non renderlo mai tale.Poi forse sto sbagliando, é solo una riflessione che mi viene in mente perchè sto pensando spesso a queste cose e mi rendo conto che le uniche persone che possiamo cambiare siamo noi stessi ,imparando il non giudizio e a correggerci per amarci di piú,forse in questo modo possiamo proiettare questo amore al di fuori.Che forse come spiegavi sopra è proprio un lavoro sul chakra del cuore.Tornando a Osho ,è come un fior di loto il cuore che si apre dall' interno verso l'esterno per poterne emanare il
profumo.
Quindi tutto forse parte da noi..
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