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Ad ogni modo se ti senti attaccata sai come fare, è la stessa procedura degli attacchi notturni, quindi preghiera e schermatura con la famosa bolla di luce.
Per il resto non pensarci.
Se senti di aver perdonato profondamente tutto ciò che l'altra persona fa o pensa di te non ti riguarda più. Se invece ancora ti riguarda c'è ancora qualcosa su cui lavorare.
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Ooooook!!
Grazie come sempre!!. -
Alexa~.
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Ciao Bante..
Per quel che ne so i nodi karmici sono qualcosa di soggettivo e non riguardano lo sciogliere i nodi karmici di altri. Quindi come Pauty ti consiglio di verificare che non ci sia prima di tutto in te stessa un senso di attaccamento verso questo persona.
In genere è la vita stessa che ci propone le persone con cui dobbiamo condividere la nostra vita, quindi non dobbiamo pensare più di tanto ai nodi karmici ma lasciarci ispirare dal nostro istinto.
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Grazie Alexa della risposta.
Di mio non c'è attaccamento verso di lei, forse ancora non ho perdonato in toto come credevo.
Ho fatto grandissimi passi, però comunque il tentativo di provare a farmi male di nuovo non mi ha fatto piacere; insomma non son rimasta completamente indifferente. E forse questo è sintomo che in me stessa non ho ancora risolto tutto. Insieme al fatto che ho avuto di nuovo manifestazioni di telepatia e mi sa che questo è un altro grosso segnale.
Però che barba davvero ho fatto di tutto. I risultati ci sono pure stati e non indifferenti...Ma vorrei chiudere tutto definitivamente.
Mi armerò di pazienza e di Amore verso me, i miei limiti e quelli degli altri.... -
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Ciao Bante,sono d'accordo con quanto è stato detto dalle ragazze! Se vai nella sezione libri-spiritualità prova a leggere la recensione che ho fatto di Zero Limits, il metodo descritto è da applicare proprio in questi casi.. . -
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Grazia Acquamarina...
Proverò a leggere.... -
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Si' e' vero. Si vede, cara Bante, che l'altra persona percepisce il tuo distacco e reagisce di conseguenza... può' darsi che abbia bisogno di una persona che le stia vicino e la sopporti in questo suo periodo particolare... Altrimenti non risolverà' mai se stessa. . -
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Grazie Bel per il commento.
Ti dò ragione sul fatto che probabilmente percepisca il distacco e reagisca così.
D'altra parte ho già fatto in passato il possibile, stavo "ammalandomi" io per aiutare lei e ciò non era bene.
Abbiamo percorsi diversi; io con questa esperienza ho finalmente capito che non si può aiutare chi non vuole essere aiutato.
Ci ho provato con tutte le mie forze ed e questo che conta, come han detto bene più volte Superfortunato e Pauty.
Bisogna salvaguardare sè stessi e volersi bene.
Acquamarina, ho letto ciò che hai scritto sulla sezione libri e parla di "Ho oponopono", una pratica per la riconciliazione e il perdono. Ultimamente me ne stavo interessando.
Nulla è a caso...
Edited by Bante* - 11/6/2015, 14:11. -
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Penso di avere un grosso nodo karmico che mi porto appresso da molto tempo e che negli anni mi ha fatto stare davvero male. Questo nodo è l'insicurezza, il non sentirmi mai all'altezza di nulla, la paura del giudizio altrui, la paura di rimanere da sola.
Ho notato che nella vita la paura del giudizio altrui mi ha fatto perdere molte occasioni e tutt'ora mi blocca in tutto quello che faccio. Per esempio, anche solo affrontare delle persone nuove, come per esempio fare una telefonata a una persona che non conosco, mi blocca.
Questo atteggiamento sto cercando di correggerlo, mi sto impegnando tanto ma è ancora incredibilmente forte e qualche volta, quando lascio che l'ego prenda il sopravvento, mi sento disperata perchè ho paura di qualsiasi cosa possa capitarmi nella vita, per il fatto che ho paura di non riuscire ad affrontarla. Ho sempre desiderato essere una persona indipendente (anche economicamente), ma dentro di me non lo sono e infatti anche esternamente dipendo dagli altri.
Ho notato che negli anni, con tutti i ragazzi con cui sono stata (ben pochi a dir la verità) si è sempre presentato lo stesso schema: mancanza di opportunità per passare del tempo insieme in modo indipendente, ragazzi che mi scrivevano pochissimo, ragazzi a cui io piacevo e che mi piacevano, ma che per un motivo o per l'altro non potevano stare con me... Io ci stavo malissimo, sono stata male anni e tutt'ora sto male perchè anche se ora ho una storia stabile, comunque manca sempre l'opportunità di stare insieme senza nessuno che rompa le scatole, sembra che per qualche motivo io non riesca mai a vivermi una storia vissuta anche nella vita quotidiana, non so se mi spiego... (vacanze comprese, perchè pure per le vacanze si presenta sempre la stessa storia...).
Io penso di avere un nodo karmico, probabilmente devo imparare l'indipendenza, ossia amare senza dipendere dagli altri, senza aspettarsi qualcosa in cambio e smetterla di avere paura del giudizio altrui.
Spero di farcela , perchè al momento mi sento bloccata dalle mie seghe mentali 
P.S. Ah dimenticavo, la pigrizia e la mancanza di iniziativa.....altre due belle gatte da pelare...
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Ciao Acquamarina!
Il fatto che tu riconosca di avere un nodo karmico da sciogliere, è un gran bel passo verso la consapevolezza e quindi avere la strada più spianata per scioglierlo, come dice Whiterose nelle precedenti discussioni.
Il problema è come saper scioglierlo...non mi è ancora ben chiaro, voglio andare a cercare il modo di Ziofester. Anche io come te ho un nodo karmico su alcune cose e vorrei capire come farlo. Ma, forse, nel tuo caso, la soluzione è in te stessa, ovvero devi semplicemente prendere il coraggio di cambiare le cose, combattere la passività e la dipendenza e per questo ci vuole una gran volontà, altrimenti la tua situazione si protrarrà inesorabilmente senza mutamenti causando maggior insoddisfazione. Ci vuole un gran lavoro con te stessa per scioglierlo.
Nel mio caso credo di averne un paio da sciogliere ancora...(prima ne avevo uno in amore, ma l'ho sciolto "incosapevolmente" con un'ipnosi regressiva.
Ho letto la differenza tra coppie gemelle e coppie karmiche.
Io con mio marito rispecchio ogni punto delle anime gemelle, penso sia la mia anima gemella, almeno credo e spero. Quando ci siamo conosciuti non siamo stati presi da un'irrefrenabile passione ma l'amore è nato lentamente, stavamo semplicemente bene insieme inizialmente. Io e lui abbiamo sentito immediatamente che non potevamo separarci, c'era qualcosa che ci legava. E nonostante io e lui veniamo da culture, religioni differenti e nonostante sia più piccolo di me e anche il fatto che io ho un deficit uditivo, la nostra unione è stata accolta con gioia dalle nostre famiglie. Non c'è un suo solo famigliare (e loro sono una tribù!) che non mi abbia accolta e trattata bene, da parte mia hanno accettato subito mio marito e gli vogliono tutti molto bene etc etc. Insomma, tutto magicamente appianato, nessun ostacolo alla nostra unione (a parte una coppia di amici invidiosi che hanno cercato di separarci con calunnie gravi ma non l'hanno avuta vinta). E' come se non vedessero in nessun modo le nostre differenze. Inoltre mia nonna mi predisse in sogno mesi prima di incontrarlo che lui sarebbe stato l'uomo giusto per me.
Ma sembra che ci sia un nodo karmico all'interno della nostra coppia, come se io dovessi prendermi cura di lui economicamente. Io ho avuto la fortuna di avere la stabilità economica e lavorativa, lui no, è come se venisse ostacolato ogni volta che cerca di crearsi la sua stabilità, il che lo porta all'insoddisfazione. Per esempio non gli verrà rinnovato il contratto per il momento, quindi ritornerà disoccupato. E naturalmente essendo io sua moglie devo aiutarlo e stargli vicino e tamponare la sua situazione. Da quando lo conosco è sempre stato così. E' una cosa che si ripete...lui è costretto contro la sua volontà a dipendere da me e io che mi prendo carico di tutto. A volte mi sembra di essere sua madre. Non è colpa sua, lui sta facendo il possibile, mi dice sempre "non so perchè ogni volta che cerco la stabilità economica e lavorativa o che ci sono vicino, vengo continuamente ostacolato". Ma io vorrei che trovasse la sua stabilità e che si senta in pace perchè mi spiace vederlo così, non gli piace per niente questa situazione...nemmeno a me perchè ci crea tensioni e stanchezza...fa rabbia il fatto che io e lui stiamo bene insieme a livello emotivo ma a livello materiale no. Sento che il mio compito è questo, stargli vicino e prendermi cura di lui, come se glielo dovessi...ho sempre avuto un senso di forte protezione nei suoi confronti (forse riguarda le vite precedenti? Ho un debito karmico con lui? oppure questa continua mancanza di stabilità vuole farci capire per l'ennesima volta che dobbiamo cambiare vita?)
Mi pare di capire che sia questo il nodo karmico. Ma non so come fare per scioglierlo...
Edited by MagicaLuna - 29/12/2015, 14:01. -
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Non mi ricordavo di questo post...mi fa tenerezza la MagicaLuna del 2015. Stesso problema, stesse domande ma l'unica differenza è che sono meno materna e più distaccata. .
come si riconosce un nodo karmico? |
